La ciòca – by E. – 2012 – Terracotta policroma
Cioè la campana.
un essere bislacco?
Bolle di Sapone – 2007 – by E. – Terracotta policroma, legno
Per fare le bolle di sapone erano necessari un recipiente per l’acqua, un fondo di sapone da bucato, ‘na busca ‘d paja un po’ robusta che in punta bisognava aprire a stella e tanta pazienza.
Adesso hanno inventato le pistole spara bolle. Troppo facile?
L’Ottovolante – 2010 – by E. – Tempera all’uovo su MDF
Il Carnevale si identificava con le giostre in Piazza Vittorio. Noi le abbiamo godute molto perché tutti i giorni andando a scuola ne vedevamo l’arrivo, il montaggio, la gioia del funzionamento e poi la triste partenza. La giostra più ammirata era l’ottovolante: alto e maestoso era illuminato da una serie di lampioni che sembravano delimitare una strada verso il cielo. Quando un vagoncino affrontava la discesa si sentivano le urla delle persone che lo occupavano, mentre la gente da sotto partecipava con ammirazione.
Ricordo di esserci andata una sera con papà e Luigi indossando le piume da indiano.
Ultimamente ho visto alcune fotografie del mio ottovolante: che delusione! Appariva, piccolo e tozzo.
2002 – Tuc tuc – Tempera all’uovo su MDF
“Toch toch”
“Chi ch’a l’è”
“Son mi”
“Chi ‘t se sto ti?”
“Son Tòni”
“Cosa ‘t veusto?”
“Intré”
“Intra pura”
“Cerea bon-a sèira
ch’a visca ‘na candèila
ch’a ciapa ‘na cadrega
ch’as seta giu per tèra “
Mentre si dice la filastrocca si bussa con il medio o con il pollice sulle dita chiuse quando parlano il padrone di casa o Toni e quando Toni entra il medio si infila sotto le altre dita: la seconda parte è una canzoncina e si muove la mano roteando il polso da destra e sinistra e da sinistra a destra.
(Toch toch, chi è? Sono io. Chi sei tu? Sono Toni. Cosa vuoi? Entrare. Entra pure. Buon giorno buona sera, accendi una candela, prendi una sedia, siediti per terra).
2001 – Tre al truc – Tempera all’uovo su MDF
Fino a quando si è sentito bene, il nonno veniva a trovarci a Precetto. Prendeva la corriera ed arrivava all’improvviso, si fermava qualche giorno e poi ripartiva.
Era un bravo giocatore di bocce e sovente si adattava a giocare con noi bambini, ma quando riusciva a giocare con papà ed il signor B. era molto più soddisfatto. Anche quando aveva già superato gli ottant’ anni, con una boccia in mano ritrovava quell’ agilità e quella scioltezza di movimento che lo facevano sembrare un ballerino e gli permettevano di fare “tre al truc”.
2004 – Ciapa ‘l tram – Terracotta policroma
Ciapa ‘l tram balurda
che staga nèn sola
ticche tucche
ticche tucche
e laslo ‘nde
Questo gioco si fa in cerchio passando il bicchiere al proprio vicino in senso orario al ritmo della canzoncina: dal “ticche tucche” bisogna tenerlo e muoverlo indietro e avanti fino al “laslo ‘nde”. Chi sbaglia fa la penitenza.