Il verderame

2001Il verderame – Tempera all’uovo su MDF

Nel prato sottocasa c’erano delle viti, degli alberi da frutto e degli ortaggi che permettevano a papà di tornare al suo passato contadino. Dedicava loro gran parte del tempo libero, unendo all’atavica esperienza le novità apprese sugli opuscoli de “L’Italia agricola” che ingomberavano la sua scrivania. Tra le varie operazioni, periodicamente “dava il verderame”. Prima di tutto preparava  la soluzione: pesava la polvere azzurra, la scioglieva nell’acqua, la filtrava e la versava nella pompa che poi si caricava sulle spalle. A questo punto si metteva la cappellina in testa e andava nel prato a irrorare le viti che da verdi diventavano azzurre.

Toni al telaio

2000Toni al telaio – Tempera ll’uovo su MDF

Nella casa vicino al cancello abitavano Toni e Teresa.
Teresa , usando un marchingegno che comprendeva anche una ruota di bicicletta, preparava le spole per Toni che tesseva su un vecchio telaio di legno che faceva molto rumore:
                      patich e patach
                      patach e patena
                      patich e patach
                      patach e patena…..
era un ritmo cadenzato che accompagnava i pomeriggi estivi e, diceva la mamma, talvolta anche le notti, quando al rumore del telaio si aggiungeva il canto di Teresa che lavava i piatti e rigovernava.

Il bagnor

2000 Il bagnor – Tempera all’uovo su MDF

I pavimenti erano di mattonelle rosse  non smaltate che quando si scopavano si sfarinavano producendo una polvere rossa che attaccava dappertutto. Per evitarla, prima di scopare, bisognava bagnare il pavimento usando il “bagnor”.
Era bellissimo perché con la scia d’acqua disegnavo per terra splendidi ghirigori e dalle mattonelle saliva un profumo di frescura che non ho più ritrovato.

Il bucato con la cenere: la lessia

2004 – Il bucato con la cenere: la lessia –   Tempera all’uovo su MDF 

Fare il bucato con la cenere, cioè la lessia, era un lavoro impegnativo; io l’ho visto fare solo una volta da magna T.: nel cortile c’era un grosso mastello di metallo dentro il quale veniva sistemata la biancheria da lavare e sopra c’era uno strato di cenere setacciata. Nel mastello veniva versata l’acqua calda che filtrando attraverso la cenere portava via lo sporco dai panni. L’ acqua sporca usciva da un rubinetto situato nella parte bassa del mastello che veniva riempito con altra acqua pulita e così via.

I grissini di Costantin

2004I grissini di Costantin Tempera all’uovo su MDF

Tutti i giorni, durante la spesa mattutina, si comprava il pane.
I grissini invece andavo a comprarli da Costantin alle cinque del pomeriggio.
Solitamente la tenda del negozio era aperta e così potevo vedere il locale del forno dove Marianna faceva i rubatà e Costantin li infornava.
Mi impacchettavano il mio mezzo chilo di grissini ancora caldi e profumati che cracchiavano mentre ne sgranocchiavo qualcuno tornando a casa.

 

Blu carta da zucchero

Ogni alimento aveva la sua carta:
la carta paglia di colore giallo per la carne;
la carta grigia per la pasta e la maggior parte delle derrate;
la carta bianca per le pastiglie, il cacao e gli articoli di drogheria;
la carta oleata per la marmellata, il burro e il formaggio;
la carta di giornale per le patate e tutto quello che poteva essere lavato e sbucciato.
E poi c’era la carta per lo zucchero di colore….blu carta da zucchero.
Quella di confezionare i pacchetti era un’arte comune a tutti i negozianti perchè non c’erano i sacchetti nè lo scotch e lo spago si usava solo per i pacchi grandi.
Per incartare uova, noci, frutti e altro si facevano i cartocci a forma di cono.
Invece per la pastina, lo zucchero, il riso e simili si facevano dei bellissimi pacchetti con un movimento a torciglione delle mani rapido ed elegante.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2000 – Blu carta da zucchero – Tempera all’uovo su MDF

La Marghera

Tutte le sere per andare a comprare il latte dalla marghera di via Napione 49 usavo il barachin, ma una sera l’ho dimenticato. “Oh. Miglietta, dove vuoi che te lo metta il latte? Lo vuoi in un pacchetto?” e poi rivolgendosi a una cliente: “Ma ha sa nen  Madama ch’ a diso che an America a vendo ‘l lait ant’y pachèt!!”.

2003La Marghera di via Napione – Tempera all’uovo su MDF