2007 – FE’ I GRAN – Tempera all’uovo su MDF
Fé i gran è un’ espressione breve che riassume un lungo e faticoso lavoro che comprende diverse operazioni: la mietitura, la legatura dei covoni, la spigolatura, il trasporto ed il ricovero in cascina del raccolto e la trebbiatura. Il tutto con la preoccupazione che un temporale potesse compromettere il raccolto. Adesso le cose son cambiate e con le nuove macchine si fa tutto in una volta sola. Credo però che, dopo aver sbriciolato una spiga nella mano, si faccia ancora quel soffio che libera i chicchi dalla pula per apprezzarne la qualità.
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Notte di guardia
Notte di guardia – 2004 – Tempera all’uovo su MDF
Mia mamma raccontava:
“La mia prima notte di guardia come infermiera è stata tragicomica: la consegna era quella di custodire una pazza. Era seduta in un angolo, indossava la camicia di forza e mi fissava con insistenza; sicuramente si era accorta che avevo paura di lei. Ad un certo punto, essendo riuscita ad infilare un dito in una cucitura, con un urlo e una risata ha squarciato la camicia di forza ed io…sono scappata terrorizzata”.
Fiori
La Rimagliatrice di calze
Salti dai balòt
2000 – Salti dai balòt – Tempera all’uovo su MDF
Alle nozze di Carla avevano partecipato tutti gli zii, perciò noi cugini eravamo rimasti senza genitori riuniti a casa di barba Gelo. Di quella giornata indimenticabile mi sono rimasti impressi i salti fatti “sota ‘l tèit” usando i balòt come trampolino.
La sarta
2002 – 1922: la mamma torna da scuola – Tempera all’uovo su MDF
Mia mamma raccontava:
“Povra mama, che ‘d sacrifissi ch’a l’ha fàit! Mi rivava da scòla e la trovava ca cusija a machina tuta anteruvuijà ‘nt la mantlin-a da soldà ed mé papà con la stùa destissa. Per fé conomia a l’anviscava mach quand che mi-i rivava da scòla”.
Mia nonna Domenica, detta Michin, faceva la sarta, morì di setticemia a 36 anni, il nonno Gioacchino, che lavorava allArsenale Militare, mandò la mamma, che aveva nove anni, in collegio alle “figlie dei Militari”.
“Mio papà è morto un anno dopo, chissà di che cosa, secondo me di crepacuore”.
Laurè la melia
Toni al telaio
2000 – Toni al telaio – Tempera ll’uovo su MDF
Nella casa vicino al cancello abitavano Toni e Teresa.
Teresa , usando un marchingegno che comprendeva anche una ruota di bicicletta, preparava le spole per Toni che tesseva su un vecchio telaio di legno che faceva molto rumore:
patich e patach
patach e patena
patich e patach
patach e patena…..
era un ritmo cadenzato che accompagnava i pomeriggi estivi e, diceva la mamma, talvolta anche le notti, quando al rumore del telaio si aggiungeva il canto di Teresa che lavava i piatti e rigovernava.
Il bagnor
2000 – Il bagnor – Tempera all’uovo su MDF
I pavimenti erano di mattonelle rosse non smaltate che quando si scopavano si sfarinavano producendo una polvere rossa che attaccava dappertutto. Per evitarla, prima di scopare, bisognava bagnare il pavimento usando il “bagnor”.
Era bellissimo perché con la scia d’acqua disegnavo per terra splendidi ghirigori e dalle mattonelle saliva un profumo di frescura che non ho più ritrovato.
Il bucato con la cenere: la lessia
2004 – Il bucato con la cenere: la lessia – Tempera all’uovo su MDF
Fare il bucato con la cenere, cioè la lessia, era un lavoro impegnativo; io l’ho visto fare solo una volta da magna T.: nel cortile c’era un grosso mastello di metallo dentro il quale veniva sistemata la biancheria da lavare e sopra c’era uno strato di cenere setacciata. Nel mastello veniva versata l’acqua calda che filtrando attraverso la cenere portava via lo sporco dai panni. L’ acqua sporca usciva da un rubinetto situato nella parte bassa del mastello che veniva riempito con altra acqua pulita e così via.